Una donna pugliese ha vinto una causa contro la compagnia Volotea
Il volo Volotea Catania Bari fu cancellato dalla compagnia spagnola
Il caso risale al 5 settembre del 2020. La sentenza è del 14 giugno 2021
C'è un regolamento europeo, il numero 261 del 2004, che impone alle compagnie aeree di risarcire i passeggeri vittime, tra gli altri disservizi, del volo cancellato: l'indennizzo per cancellazione aerea è proporzionato alle distanze e non sempre viene corrisposto in modo tempestivo. In questi casi è necessario ricorrere in giudizio, come ha fatto la signora A. R. R., residente nella provincia di Bari, che aveva acquistato un biglietto per il volo aereo V71792 Catania Bari in partenza il 05/09/2020 alle ore 13.35, poi cancellato "senza alcuna comunicazione" e riprogrammato per il 03/09/2020, dunque due giorni prima. La passeggera, che ha vinto la causa contro Volotea con sentenza del Giudice di Pace di Bari del 14/06/2021, rifiutò la programmazione e si rivolse ad Italia Rimborso per far valere i propri diritti. ItaliaRimborso, dal canto suo, verificò la fondatezza della domanda grazie ad accurati approfondimenti svolti dagli esperti dell'azienda e reputò ingiustificata la cancellazione del volo da parte della compagnia Volotea.
"La fattispecie può correttamente inquadrarsi in quella della cancellazione del volo aereo con conseguente diritto alla compensazione pecuniaria – scrive il Giudice di Pace di Bari -. Si ritiene quindi fondata la richiesta di risarcimento del danno patrimoniale c.d. compensazione pecuniaria per euro 250 e per rimborso del costo del biglietto aereo non usufruito per euro 74,01".
"Sono moltissimi i viaggiatori che protestano e chiedono poi l'indennizzo alla compagnia aerea, a seguito di un disagio come volo cancellato o volo in ritardo con più di 3 ore – spiegano da ItaliaRimborso.it -. Moltissimi, però, si scoraggiano dinanzi ai primi dinieghi da parte dei vettori. Nel caso di specie la sentenza ha reso giustizia alla donna pugliese che si vide cancellato il volo ed anticipato di due giorni. L'auspicio è sempre lo stesso, cioè che si possa evitare, per quanto possibile, la lunga trafila giudiziaria così da consentire ai viaggiatori di far valere i propri diritti in maniera pressoché automatica".