Le passeggere milanesi vanno risarcite da Neos: la sentenza
La sentenza è del 21/03/2021 e riconosce i diritti delle passeggere
Il volo del 21/07/2019 atterrò con pesante ritardo a Varadero
Sono trascorsi quasi due anni, ma alla fine il Giudice di Pace di Busto Arsizio ha dato ragione a due passeggere milanesi (M. B. e C. B.) che hanno intentato una causa contro la compagnia aerea Neos. Le due viaggiatrici, infatti, hanno dovuto subire, loro malgrado, un ritardo del volo aereo NO770 con tratta Milano Malpensa Varadero delle ore 13.30 del giorno 21 luglio 2019. Si rivolsero ad ItaliaRimborso per ottenere adeguata assistenza ed il team aziendale appurò sin da subito la genuinità delle motivazioni, il caso finì appunto in tribunale.
Il vettore italiano contestò integralmente la domanda di risarcimento delle donne e, quindi, il diritto delle stesse alla compensazione pecuniaria "asserendo essersi verificata un'indisponibilità degli aeromobili per un prolungamento delle operazioni di manutenzione straordinaria che comportava l'esecuzione del volo di specie con aeromobile di Plus Ultra in regime di wet lease". Ma, con sentenza del 21 marzo 2021, il Giudice ha appunto riconosciuto le ragioni delle stesse, che sono state difese dall'avvocato Salvatore D'Angelo, specificando che "la compagnia aerea non abbia affatto provato fatti escludenti la propria responsabilità per non aver dimostrato in modo oggettivo l'aver adottato tutte le misure necessarie e possibili ad evitare il ritardo quanto al prolungamento delle operazioni di manutenzione della propria flotta".
La compensazione pecuniaria sarebbe dovuta essere di 600 euro cadauna, ma il Giudice ha stabilito di dimezzarla a 300 (600 euro complessivi, dunque) perché 43 minuti del ritardo complessivo fu dovuto alla presenza di un passeggero visibilmente ubriaco che non fu fatto imbarcare ed il bagaglio già a bordo fu invece sbarcato. Ciò abbassa il complessivo ritardo sotto la soglia delle 4 ore con conseguente dimezzamento della compensazione richiesta.
"Si conferma in ogni caso il buon lavoro svolto al servizio delle due passeggere che, altrimenti, probabilmente non avrebbero ottenuto la compensazione pecuniaria – fa sapere Italia Rimborso -. La prevalutazione del caso, svolta a ridosso del volo, si è rivelata azzeccata e certamente strategica per la produzione di documenti utili alle ragioni delle passeggere milanesi i cui diritti, dunque, sono stati tutelati con attenzione e cura".