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Quale tampone fare per viaggiare in aereo

Ecco cosa fare prima, durante e dopo il viaggio con l'aereo

tampone rapido aeroporto
02/03/2021 - Tempo di Lettura: 1 min.
published_with_changes 10/05/2021

Tutte le indicazioni da parte del Ministero degli Affari Esteri

Prima di iniziare a leggere specifichiamo che quelle che seguono non sono informazioni istituzionali né scientifiche, e potrebbero essere non aggiornate (lo sono alla data del 01/03/2021). Per questo è necessario verificare sempre tutto ai siti indicati appresso.

Una delle domande che, probabilmente più delle altre, attanaglia chi deve viaggiare in aereo in questa difficile fase pandemica è: "Per viaggiare in aereo serve il tampone?". Chiaramente non è l'unica ed è chiaro che bisogna essere certi di sapere cosa fare prima di recarsi in aeroporto per volare sicuri, in aggiunta alle notizie sul certificato verde digitale. Proprio per questo motivo, facendo riferimento alle informazioni istituzionali contenute nel sito www.viaggiaresicuri.it del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, abbiamo deciso di condensare tutte le informazioni necessarie in un articolo a riguardo. Iniziamo però col fare una panoramica sul virus Sars-Cov-2 o Covid19, il nuovo Coronavirus che in un anno ha sconvolto equilibri e certezze del mondo.





Covid 19 cos'è?

Come abbiamo già spiegato, è un virus che dà origine ad una patologia che è stata ufficialmente ribattezzata Coronavirus Disease 2019. Il virus, individuato proprio alla fine del 2019, è stato confermato ed identificato dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, e dalle Autorità della Repubblica Popolare Cinese dopo alcuni casi di polmonite virale che sono stati registrati nella provincia cinese dell'Hubei, con focolaio precisamente nella città di Wuhan. Dal mese di gennaio del 2020, il virus si è diffuso capillarmente in tutti i continenti, anche in Europa, tanto da essere stato considerato una pandemia con annuncio dell'11 marzo 2020 da parte di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS. In Italia lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 30 aprile 2021 per tutto il territorio nazionale. Dal 27 dicembre 2020, infatti, tutta l'Europa ha attivato una campagna di vaccinazione per tutta la popolazione. Naturalmente, considerata la contagiosità, alla data del 01 marzo 2021 sono ancora in corso misure restrittive alla circolazione su scala mondiale.



Cosa consultare prima di partire

Se devi affrontare un viaggio in aereo è sempre bene verificare da fonti attendibili, con chiara preferenza per quelle istituzionali, cosa è bene fare. Il sito viaggiaresicuri.it specifica che prima di rientrare in Italia, in particolare, in aggiunta alla normativa vigente che è possibile consultare cliccando qui è fondamentale verificare le eventuali disposizioni aggiuntive da parte delle Regioni di destinazione.
Se invece bisogna raggiungere un altro Paese, è possibile consultare la Scheda Paese Viaggiare Sicuri dello stesso sito che suggerisce anche di contattare l'Ambasciata o il Consolato attivi in Italia. Inoltre è possibile dare un'occhiata agli Avvisi in evidenza cliccando su Aggiornamenti, pulsante presente nel menu in alto a sinistra, e alla Situazione Sanitaria del Paese da raggiungere.



Quale tampone per prendere aereo

La normativa che attualmente stabilisce quali sono le linee guida per poter viaggiare è il Decreto Legge 14 gennaio 2021 n. 2 ed altri dettagli sono stati aggiunti nel DPCM del 14 gennaio 2021 che è valido fino al 5 marzo 2021, cui seguiranno eventuali aggiornamenti e/o modifiche e/o conferme. Per conoscere tutte le disposizioni in breve è possibile cliccare qui.
In ogni caso, per ciò che riguarda i tamponi, è ben specificato che per gli spostamenti con ingresso/rientro in Italia, nel caso in cui il soggiorno oppure il transito sia stato in uno dei Paesi contenuti nell'elenco C nei 14 giorni precedenti, in aggiunta all'autodichiarazione è obbligatorio dare comunicazione del rientro in Italia al competente Dipartimento di Prevenzione dell'ASL o ASP. Inoltre, nelle 48 ore antecedenti all'arrivo, è necessario sottoporsi ad un tampone (test molecolare o antigenico) che risulti ovviamente negativo. Se non si dovesse presentare l'attestazione inerente al test antigenico o molecolare prescritto, si sarà sottoposti ad isolamento fiduciario ed a sorveglianza sanitaria.
Naturalmente, come già detto, è necessario visitare i siti istituzionali già annoverati per prendere coscienza di tutte le disposizioni, degli aggiornamenti e delle peculiarità che riguardano il Paese che si intende raggiungere o dal quale si transita. Soprattutto, per essere chiari: Austria, Regno Unito e Brasile. Questi ultimi tre Paesi sono quelli ai quali non si applicano le eccezioni che seguono.



Eccezioni al tampone per volare

Riportiamo integralmente il paragrafo presente sul sito Viaggiaresicuri.

Fatte salve le specifiche disposizioni adottate per Austria, Regno Unito e Brasile (Paesi ai quali non si applicano le eccezioni generali descritte di seguito, essendo soggetti a una disciplina diversa per ciascuno dei tre), sono previste alcune, limitate eccezioni all'obbligo di isolamento fiduciario, sorveglianza e obbligo di test molecolare o antigenico.
A condizione che non insorgano sintomi compatibili con COVID-19 e fermi restando gli obblighi di auto-dichiarazione, le disposizioni relative all'obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, all'utilizzo del mezzo privato per raggiungere la destinazione finale e all'obbligo di tampone NON si applicano:
a) a chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l'obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
b) a chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore, con l'obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
c) ai cittadini e ai residenti degli Stati e territori di cui agli elenchi A, B, C e D che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro. Tuttavia, se nei 14 giorni precedenti l'ingresso in Italia c'è stato un soggiorno o un transito dai Paesi dell'Elenco C, il test molecolare o antigenico rimane d'obbligo.
d) al personale sanitario in ingresso in Italia per l'esercizio di qualifiche professionali sanitarie, incluso l'esercizio temporaneo di cui all'art. 13 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18;
e) ai lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
f) al personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all'estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120 ore;
g) ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell'Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare e delle forze di polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco, nell'esercizio delle loro funzioni;
h) agli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana;
i) agli ingressi mediante voli “Covid-tested” (vedere sezione dedicata), conformemente all'ordinanza del Ministro della Salute 23 novembre 2020 e successive modificazioni e integrazioni.
l) agli ingressi di atleti, tecnici, giudici, commissari di gara e accompagnatori, rappresentanti della stampa estera per la partecipazione alle competizioni sportive di cui all'articolo 1, comma 10, lettera e) che, nelle 48 ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, si sono sottoposti ad un test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo.
L'obbligo di isolamento fiduciario, sorveglianza sanitaria e tampone, inoltre, non si applica:
- all'equipaggio dei mezzi di trasporto;
- al personale viaggiante;
- agli ingressi per motivi di lavoro regolati da speciali protocolli di sicurezza, approvati dalla competente autorità sanitaria;
- agli ingressi per ragioni non differibili, inclusa la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale, previa specifica autorizzazione del Ministero della salute e con obbligo di presentare al vettore all'atto dell'imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell'attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo. Per informazioni sulle modalità di applicazione di quest'ultima esenzione, si raccomanda di consultare la procedura indicata dal Ministero della Salute, a questo link.



I voli "Covid-tested": test tampone aeroporto

Con Ordinanza del 23 novembre 2020, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha emanato misure urgenti per la sperimentazione dei cosiddetti "voli Covid-tested", cioè quelli che prevedono un test antigenico rapido ed obbligatorio eseguito prima dell'imbarco oppure dopo aver presentato la certificazione che attesta il risultato negativo di un test molecolare o antigenico fatti non oltre le 48 ore antecedenti all'imbarco.
Qualora non ci si imbarchi sul volo Covid tested per essere risultato positivo al Covid, la compagnia aerea rimborserà il biglietto o darà un voucher di pari importo su richiesta del passeggero ed entro 14 giorni dalla data di recesso: esso sarà valido per 18 mesi a partire dalla data di emissione. Per tutte le altre informazioni sui rimborsi causa Covid puoi leggere questo articolo.



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